Se internet è lento in Italia probabilmente dipende dalle decisioni politiche del nostro Paese, e l’accusa di Elon Musk fa riflettere.
Sicuramente tutti sanno cos’è Starlink, il sistema di satelliti che Elon Musk ha lanciato in orbita e che oggi permette di connettersi alla rete da qualsiasi luogo.
Si tratta di una rete che sta attirando sempre più clienti, in tutto il mondo, perché le aziende non sempre arrivano via cavo ovunque ed è difficile avere la connessione soprattutto nelle località più remote. Ma secondo Musk, i problemi di connessione in Italia derivano da altri motivi, che non sono meramente tecnici. Ecco cosa sta succedendo e quali sono le prospettive.
Elon Musk “sbugiarda” TIM, le accuse sono pesanti e la connessione rimane sempre lenta
Starlink permette a chiunque di connettersi alla rete con ottime performance, e i prezzi sono anche accessibili; il kit costa infatti meno di 100 dollari e poi il canone mensile è di circa 29 euro.
Una soluzione che sta riscuotendo sempre più successo, soprattutto tra chi non vive nelle grandi città e non è coperto dalle reti dei principali fornitori, come TIM, Fastweb e gli altri. Se com’è intuibile l’offerta di Elon Musk può disturbare il “monopolio” delle telecomunicazioni nel nostro Paese è anche vero che va a tappare le falle create proprio dal nostro sistema politico, economico e strutturale.
Ma ora Musk ha deciso di andare oltre la mera concorrenza e ha fatto una vera e propria denuncia all’AGCOM. Starlink ha infatti accusato Telecom, il maggior operatore telefonico del Paese. Secondo l’azienda di Musk, Telecom sta attuando un comportamento scorretto, che starebbe danneggiando proprio la “fetta di mercato” dell’Internet satellitare. Secondo Musk, Telecom non ha condiviso i dati sulle interferenze di frequenza, che è obbligo di legge, e ciò ha influito negativamente sull’espansione di Starlink, impossibilitata a installare nuove apparecchiature gateway e antenne.
Sempre Musk rincara la dose e accusa Telecom di essersi comportata in maniera poco trasparente, a differenza di altri operatori che invece hanno collaborato. Telecom al momento nega le affermazioni di Musk, affermando che in realtà c’è un tavolo di dialogo aperto, ma di fatto anche AGCOM ha deciso per il momento di non commentare la vicenda.
Sicuramente, quando usiamo un servizio, e lo paghiamo profumatamente, non stiamo a chiederci quali siano le dinamiche di mercato, ma forse dovremmo farlo. Perché alla fine le aziende (in questo caso quelle del comparto telecomunicazioni) si occupano prevalentemente di aumentare il volume d’affari, e se questo danneggia qualche utente per loro non è importante.
